La bonifica idraulica
Dare oggi una definizione condensata e possibilmente esauriente della Bonifica certamente dire che essa fondamentalmente un’attività di difesa del suolo dalle alluvioni, dagli allagamenti e dagli impaludamenti, in aree particolari che per la loro configurazione orografica e morfologica sono particolarmente esposte a tali accidenti, indipendentemente dal fatto che siano agricole o urbane.I Consorzi, nell’ambito dei rispettivi comprensori di bonifica, sono i principali soggetti attuatori delle strategie di difesa del suolo definite dai piani di bacino e che la stessa ridefinizione dei perimetri consortili avviata con la legge regionale 4/2003 è strettamente legata alla configurazione dei bacini idrografici regionali, interregionali o nazionali.
Il drenaggio superficiale del territorio ed il relativo smaltimento avviene tramite un reticolo di canali che svolgono infatti una funzione di tipo idraulico sostituendosi in parte alla rete di scolo.Le opere di bonifica hanno influito in maniera determinante sullo sviluppo del territorio italiano, ed in maniera particolare su quello della Regione Campania.
Gli interventi di bonifica idraulica hanno consentito infatti di rendere progressivamente produttivo e sicuro il territorio, sottraendolo alle paludi ed alle esondazioni dei corsi d’acqua; le opere di irrigazione hanno fornito l’elemento fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura e delle attività economiche connesse. La rete di corsi d’acqua gestiti dal Consorzio supera i 100 Km. di lunghezza; 12 sono le vasche di sedimentazione;
circa 50 sono le briglie borboniche in muratura di pietrame lavico vesuviano; circa 30 quelle in conglomerato cementizio.