Bonifica in campania
La Regione Campania, ai fini di un ordinato assetto del territorio e delle sue risorse,
promuove ed attua, attraverso gli 11 Consorzi di Bonifica Integrale presenti sul
territorio, la salvaguardia dell’ambiente rurale, la tutela del territorio e la
razionale utilizzazione delle risorse idriche per uso agricolo.
Tali attività sono disciplinate dalla L.R. 25/02/2003 n. 4 che reca “ Nuove norme
in materia di bonifica integrale”, un nuovo strumento normativo attraverso il quale
il Settore Regionale competente ha inteso proseguire i propri obiettivi mediante
il rilancio delle attività dei Consorzi, procedendo:
- alla riorganizzazione delle funzioni dei Consorzi, al riordino dei relativi comprensori
ed al risanamento finanziario; - all’attuazione del P.O.R. 2000-2006 — Mis. 1.4 “Gestione delle risorse idriche in
agricoltura”. - al finanziamento degli interventi pubblici di bonifica relativamente alla manutenzione
delle opere.
Relativamente alla manutenzione delle opere e alla loro trasformazione l’Ammnistrazione
Regionale ha promosso la propria attività mediante interventi, ritenuti di vitale
importanza per il miglioramento dell’efficienze della rete idrica su tutto il territorio
regionale interessato, nonché per la salvaguardia del territorio da eventi avversi.
Essi possono essere raggruppati nei seguenti interventi:
- trasformazione delle canalette a cielo aperto in tubazioni interrate con seguente
aumento della superficie coltivata e minore consumo d’acqua; - trasformazione dei canali in terra battuta con opere di ingegneria naturalistica
volte ad una maggiore salvaguardia dell’ambiente ed al contenimento dei costi di
gestione.
Il patrimonio di opere realizzate dalla bonifica in Campania è di grande rilievo:
nel campo della regimazione idraulica gli impianti idrovori in funzione sono 13,
a servizio di circa 25.000 ettari, mentre le canalizzazioni artificiali hanno uno
sviluppo di circa 6.800 Km e servono 350.000 ettari; le opere irrigue in esercizio
servono una superficie di circa 100.000 ettari, attraverso reti in calcestruzzo e
canalette prefabbricate in corso di sostituzione con reti tubate in pressione.
Particolarmente rilevante è la consistenza delle opere di accumulo acque ( traverse
fluviali, dighe in quota, vasche) necessarie per alimentare gli impianti irrigui
e le altre opere di utilizzazione idrica non soltanto delle zone di pianura, ma
anche dei territori collinari, alcuni dei quali nelle aree interne della regione.
L’attuale patrimonio di opere realizzate dalla bonifica in Campania, negli ultimi
60 anni, è stimabile in circa 5,5 miliardi di euro, mentre risulta incalcolabile
il beneficio diretto e indiretto che ne ha conseguito la collettività.